Un po’ di burocrazia prima di iniziare a lavorare

Quando si esegue una ristrutturazione di una unità immobiliare, sia che si parli di un appartamento che di un ufficio, magazzino o di una villa, è necessario verificare se vi è necessità di eseguire delle pratiche edilizie e catastali di aggiornamento.

Ovviamente ogni caso è a sé stante ed è necessario affidarsi ad un tecnico di fiducia affinché esegua le necessarie verifiche ma, in generale, la condizione che rende necessario redigere tali pratiche è lo spostamento di murature, anche non portanti o il cambio di destinazione d’uso.
Le pratiche edilizie comunali onde poter iniziare le lavorazioni sono:
Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA): pratica necessaria a soddisfare la maggioranza delle casistiche.
Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA): pratica maggiormente complessa in quanto diventa obbligatoria nel caso si intervenga sulle strutture portanti dell’edificio o nel caso di ristrutturazioni importanti.
Permesso di Costruire (PdC): titolo edilizio per definizione si applica nel caso di nuove costruzioni e assimilabili.

Al termine del cantiere sarà necessario redigere la pratica catastale DOCFA di aggiornamento della planimetria catastale, obbligatorio per legge e, in base alla casistica, potrebbe essere necessario aggiornare o redigere la Segnalazione Certificata di Conformità Edilizia e di Agibilità (SCEA) che non è altro che la vecchia “Agibilità”
E’ necessario sottolineare che gli incarichi tecnici necessari a far funzionare un cantiere includono anche la Direzione Lavori e il Coordinamento della sicurezza.

Il geometra Gabriele Zanolini sarà lieto di dare l’assistenza necessaria a districarsi in tali argomenti per ottenere un risultato comune: realizzare la ristrutturazione dei vostri sogni.